La Rinite Allergica spiegata ai genitori

La rinite allergica, comunemente nota come “raffreddore da fieno”, è l’infiammazione della mucosa nasale causata dalla reazione allergica a particelle inalate (allergeni). Si manifesta con una costellazione di sintomi molto caratteristici.

Allergia o Raffreddore? Impariamo a Riconoscerli

Capire se il naso che cola del tuo bambino è dovuto a un’allergia o a un semplice raffreddore è una delle sfide più comuni per un genitore. Sebbene i sintomi possano sembrare simili, ci sono delle differenze chiave che possono aiutarti a fare chiarezza.

  • Il Raffreddore è causato da un virus, è più comune nei mesi freddi e spesso si accompagna a muco denso e giallastro, a volte con un po’ di febbre. In genere, si risolve da solo in una settimana o dieci giorni.

  • La Rinite Allergica, invece, è una reazione del sistema immunitario a sostanze innocue come pollini o acari. I suoi sintomi principali sono prurito intenso (a naso, occhi e palato), starnuti a raffica e muco chiaro e acquoso, come un “rubinetto che perde”. L’allergia non causa febbre e i sintomi durano finché il bambino è esposto all’allergene, a volte per intere stagioni.


I Segnali dell’Allergia: Cosa Notare nel Tuo Bambino

A seconda dell’età, i bambini manifestano il loro disagio in modi diversi. Oltre ai sintomi classici, ci sono dei veri e propri “segni silenziosi” che un occhio attento può cogliere.

Come Comunica il Bambino

  • Bambini molto piccoli (1-3 anni): Non sapendo parlare, mostrano il loro fastidio con irritabilità, pianto e difficoltà a dormire e mangiare. Li vedrai spesso strofinarsi naso e occhi per cercare sollievo dal prurito.

  • Età prescolare (3-5 anni): Iniziano a usare frasi semplici come “mi pizzica il naso” o “ho il naso tappato”. Potrebbero fare degli schiocchi con la lingua, un modo per “grattarsi” il palato che prude.

  • Età scolare (6+ anni): Descrivono i sintomi in modo più preciso, proprio come farebbe un adulto.

I Segni da Osservare

Anche quando non parlano, i bambini con allergie croniche sviluppano delle abitudini e dei segni fisici caratteristici:

  • Il “Saluto Allergico”: Il gesto più tipico. Il bambino si sfrega il naso dal basso verso l’alto con il palmo della mano per alleviare il prurito.

  • La Piega Nasale: A forza di fare il “saluto allergico”, può formarsi una piccola linea orizzontale sul naso.

  • Le “Occhiaie Allergiche”: Sotto gli occhi compaiono delle ombre scure, bluastre. Non sono un segno di stanchezza, ma sono causate dalla congestione dei vasi sanguigni dovuta all’infiammazione allergica.

  • Respirazione con la Bocca Aperta: A causa del naso sempre chiuso, il bambino è costretto a respirare con la bocca, soprattutto di notte. Questo disturba il sonno, causando stanchezza e irritabilità durante il giorno e, a lungo andare, può influire sul rendimento scolastico.


Chi Sono i “Nemici” Invisibili?

Gli allergeni sono particelle microscopiche che il sistema immunitario del bambino allergico scambia per una minaccia. I principali responsabili sono:

  1. Pollini: Minuscole particelle rilasciate da alberi ed erbe, presenti nell’aria soprattutto in primavera. Sono impossibili da evitare all’aperto.

  2. Acari della Polvere: Creature invisibili che vivono nei nostri materassi, cuscini, tappeti e peluche. L’allergia non è causata dall’acaro in sé, ma dalle proteine presenti nelle sue deiezioni. Amano gli ambienti caldi e umidi e sono presenti tutto l’anno.

  3. Derivati Animali: Contrariamente a quanto si pensi, non è il pelo a scatenare l’allergia, ma le proteine presenti nella saliva e nella pelle (forfora) di cani, gatti e altri animali. Queste proteine si attaccano al pelo e si disperdono ovunque.


Come Scoprire a Cosa è Allergico: La Diagnosi

Per capire esattamente cosa scatena la rinite, l’allergologo usa principalmente due strumenti.

  • Il Prick Test: È il test più comune. Sull’avambraccio del bambino vengono applicate delle gocce di estratti di vari allergeni (pollini, acari, ecc.). Con una piccola punta sterile, si “pizzica” la pelle attraverso la goccia. Se dopo 15-20 minuti compare un rigonfiamento pruriginoso simile a una puntura di zanzara, il test è positivo. È un esame quasi indolore, al massimo si avverte un leggero fastidio.

  • L’Esame del Sangue: A volte, se il bambino ha problemi di pelle o non può sospendere i farmaci antistaminici, si ricorre a un semplice prelievo di sangue per cercare e misurare gli anticorpi specifici (IgE) prodotti contro gli allergeni.


Le Cure Disponibili: Farmaci e Prevenzione

L’obiettivo è controllare i sintomi per permettere al bambino di vivere serenamente. Le strategie principali sono tre:

1. Prevenzione e Bonifica Ambientale

È il passo più importante. Ridurre il contatto con l’allergene è fondamentale.

  • Contro gli Acari: Usa coperture anti-acaro per materasso e cuscino. Lava lenzuola e peluche a 60°C. Rimuovi tappeti e tende pesanti dalla cameretta e mantieni l’umidità bassa.

  • Contro i Pollini: Tieni le finestre chiuse nelle ore centrali della giornata. Quando il bambino rientra a casa, fagli una doccia e cambiagli i vestiti per eliminare i pollini.

  • Contro gli Allergeni Animali: La misura più efficace è non far entrare l’animale in camera da letto.

2. Terapia Farmacologica

I farmaci più usati, sempre su prescrizione del medico, sono:

  • Antistaminici: In sciroppo o compresse, bloccano rapidamente prurito e starnuti. Quelli di nuova generazione non causano sonnolenza.

  • Spray Nasali con Cortisone: Sono il trattamento più efficace, soprattutto per il naso chiuso. Agiscono sull’infiammazione e, usati correttamente, sono molto sicuri anche per lunghi periodi. Leggi  qui come effettuare correttamente lo spray nasale a tuo figlio

3. L’Immunoterapia (il “Vaccino per l’Allergia”)

Per i casi più importanti, esiste una terapia che non si limita a curare i sintomi, ma agisce sulla causa dell’allergia. Consiste nel somministrare per un lungo periodo (3-5 anni) piccole dosi dell’allergene, sotto forma di gocce o compresse da sciogliere sotto la lingua. Questo “rieduca” il sistema immunitario a tollerare la sostanza. L’immunoterapia può ridurre il bisogno di farmaci e, cosa molto importante, prevenire l’evoluzione della rinite in asma.

Trattare bene l’allergia del tuo bambino oggi è un investimento per la sua salute di domani. Un genitore informato è il miglior alleato per garantire al proprio figlio una crescita serena e in pieno benessere.